Far rinascere Faragola: il sito archeologico devastato dall’incendio del 7 settembre del 2017 deve rinascere dalle sue ceneri. Ci credono i ragazzi del team Phoinix della classe IV F del liceo scientifico “G. Marconi” di Foggia, protagonisti, in quest’anno scolastico, di un progetto di monitoraggio dell’utilizzo dei fondi pubblici. Un percorso avviato a settembre nell’ambito di ASOC, A Scuola di OpenCoesione, sotto la guida dei docenti Stefania Cibelli, Claudio Girardi e Maria Di Foggia, e che ora giunge a termine con la fase di restituzione e comunicazione pubblica dell’indagine realizzata. “Una fiamma per far luce” il titolo del convegno in programma il prossimo 28 aprile, alle 16.30 presso la Sala del Tribunale di Palazzo Dogana.
Gli studenti ripercorreranno, tutte le tappe del progetto, presenteranno il lavoro svolto, i risultati raggiunti e condivideranno le loro proposte: prima fra tutte non lasciare mai più incustodito il sito, ma garantirne la sorveglianza anche quando i lavori di ripristino potranno iniziare. I fondi ci sono: 1.600.000 euro, finanziati dal FSC 2007-2013. Manca un ultimo atto della Regione Puglia. Saranno gli stessi studenti a confrontarsi, su ciò che è stato fatto e ciò che resta da fare, con gli ospiti del convegno: il prof. Giuliano Volpe, presidente del Consiglio Superiore per i beni culturali e paesaggistici del MIBACT; la dott.ssa Simonetta Bonomi, Soprintendente Archeologica Belle Arti e Paesaggio delle province di Barletta-Andria-Trani e Foggia; la dott.ssa Silvia Pellegrini, dirigente Sezione Valorizzazione territoriale del Dipartimento Turismo della Regione Puglia; Vincenzo Sarcone, sindaco di Ascoli Satriano; la dott.ssa Maria Aida Episcopo, dirigente dell’Ufficio Scolastico Regionale – Ufficio V, Ambito territoriale di Foggia; il prof. Italo Scrocchia, Economista Statistico; il prof. Franco Salcuni, Ufficio Formazione e Beni Culturali Legambiente-Direzione Nazionale; la dott.ssa Loredana Carbone, responsabile Europe Direct Barletta. Introdurrà i lavori il dirigente scolastico prof.ssa Piera Fattibene.