Doveva essere un semplice convegno, invece è stato molto di più l'incontro sulla "Quarta mafia", tenutosi lo scorso 30 gennaio al liceo scientifico "G. Marconi" di Foggia. È stato un vero e proprio laboratorio di idee, nel quale “I racconti di vita” di Attilio Bolzoni, giornalista di Repubblica, e Piernicola Silvis, scrittore ed ex questore di Foggia, hanno preso la forma di un libro vivente di storia che, partendo dalle stragi di via D'Amelio e Capaci, è giunto fino alle nostre terre con il ricordo dei fratelli Luciani, uccisi dalla mafia garganica l'estate scorsa.
Attilio Bolzoni, ricordiamolo, è autore del blog “Mafie”, nato sul portale di repubblica.it, che ha ispirato la pubblicazione di ben sei volumi, editi da “Melampo editore”.
Il primo volume di questa nuova collana, dal titolo “La mafia dopo le stragi – Cosa è oggi e come è cambiata dal 1992”, è stato presentato, in anteprima nazionale, a Foggia, lunedì 29 gennaio, presso lo spazio conferenze della libreria Ubik, su iniziativa dell'Ufficio Diocesano per la Scuola e l’Università, in collaborazione con Unione Giuristi Cattolici di Foggia, Consulta Diocesana delle Aggregazioni Laicali e Consulta provinciale degli studenti.
Nel blog divenuto carta, Bolzoni racconta la trasformazione delle organizzazioni criminali in Italia dalle stragi di Capaci e Via D’Amelio ad oggi. A ripercorrere questi 25 anni, oltre 300 firme tra esponenti delle Istituzioni, magistrati, giornalisti, docenti e scrittori. Il giornalista di Repubblica sul blog ha dedicato un’intera sezione, curata dalla giornalista Tatiana Bellizzi, alla mafia del Gargano.
L’incontro, moderato dalla giornalista e docente Monica Gigante, è stato fortemente voluto dalla Dirigente Scolastica, Piera Fattibene che, con tutti i docenti, sta promuovendo una serie di iniziative in preparazione della “Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie”, promossa da Libera, che si terrà a Foggia il prossimo 21 marzo.
Bolzoni ha raccontato agli studenti il lavoro di inchiesta fatto per L'Ora di Palermo e per Repubblica proprio negli anni delle stragi di mafia e del maxiprocesso che per la prima volta ha messo alla sbarra l'aristocrazia della mafia e ha riconosciuto l'esistenza di una organizzazione verticistica. Dagli anni Novanta è arrivato ai giorni nostri tratteggiando la vita del giornalista Giovanni Tizian, che vive sotto scorta e il cui padre fu ucciso dalla ‘ndrngheta. Infine, insieme alla giornalista Tatiana Bellizzi, ha ricostruito il mondo delle mafie locali, attraverso l'analisi della sezione locale del blog "Mafie".
Silvis, ex allievo del Marconi, ha raccontato di quando, nel 1992, collaborò alla cattura del numero 2 di Cosa Nostra Giuseppe “Piddu” Madonia. Fu quella la prima risposta dello Stato dopo le stragi di Capaci e via D’Amelio, in cui persero la vita i giudici Falcone e Borsellino. Infine, in un momento laboratoriale, altamente formativo, I ragazzi hanno potuto osservare il giornalista di Repubblica all'opera mentre lavorava sul blog Mafie.
Imparare facendo e pensare studiando, ecco le due linee guida dell'intera mattinata. Infatti, solo attraverso il fare, è possibile la comprensione più profonda dell’oggetto in esame e, quindi, il vero apprendimento e, solo attraverso lo studio, è possibile esprimere un pensiero che si faccia azione, in grado di contrastare efficacemente la mafia.