La presentazione del libro “Dove va l’auriga?”:
un’occasione di fertile confronto tra scuola, famiglie e studenti
L’incontro dello scorso 29 Maggio in Auditorium ha suscitato grande interesse nel pubblico presente, composto non solo da Dirigenti, docenti, genitori, studenti provenienti da varie scuole di Foggia, ma anche da semplici cittadini che hanno arricchito l’incontro con il contributo della loro esperienza personale e professionale.
Introdotto dal Dirigente Scolastico Prof.ssa Piera Fattibene, che ha sottolineato la valenza del momento di incontro allargato a tutte le componenti della comunità scolastica, la serata ha visto come protagoniste le sorelle Teresa e Alessandra D’Errico autrici di questo piccolo ma straordinario saggio a quattro mani in cui, attraverso molteplici riferimenti letterari e filosofici, frutto delle loro vaste ed approfondite letture, hanno intessuto una trama fitta di spunti di riflessione che traggono origine dalla loro esperienza didattica, rispettivamente, di docente Italiano e Latino (presso il Liceo Scientifico “A.Volta” di Foggia) e di Storia e Filosofia (presso il nostro “G.Marconi”).
Tantissimi i temi oggetto dei tre saggi di cui si compone il volume e magistralmente esposti dalle relatrici: le opportunità ed i rischi connessi all’utilizzo pervasivo ed acritico delle nuove tecnologie digitali nella didattica, il passaggio dalla nozione, radicata nella nostra cultura, di communitas alla community dei social network ed i loro effetti sull’educazione emozionale dei ragazzi di oggi, la crisi del rapporto genitori-figli ecc.
Partendo dai vari modelli educativi proposti (da Terenzio e Platone, passando per Kafka, Dostoevskij, Recalcati e Massimo Ammaniti per giungere agli sdraiati di Michele Serra e Raymond Carver) Teresa D’Errico giunge a proporre trando spunto dal libro La strada di Cormac Mc Carty, un modello di figura genitoriale –sicuramente applicabile anche in ambito educativo- che “non schiaccia con la propria perfezione e non è neppure l’amico che confonde i ruoli e quindi non dà sicurezza” .
Il senso del limite, di quei limiti dai giovani desiderati inconsciamente e non affermati solo normativamente come regole fredde da rispettare in nome di un astratto principio di legalità ma colmate di senso etico e morale, il senso della mancanza come fonte generativa del desiderio, sono stati poi solo alcuni dei temi toccati da Alessandra D’Errico, al cui saggio si ispira il titolo del volume “E’ indispensabile l’intervento di un auriga capace di frenare l’incontrollabile corsa del cavallo nero” afferma poi l’autrice, un cavallo nero “che non rappresenta più l’anima concupiscibile, il disordine del desiderio, come nel mito platonico ma il preoccupante ed artificioso ordine della scienza ormai abbassata a tecnica”- “non per schiacciarlo o metterlo a tacere, ma per stimolarlo a darsi un’identità relazionale disposta ad aprire le porte ad una sinergica collaborazione tra tecnologia e cultura umanistica affinché l’oltre del nuovo s’incontri con il limite del pensiero classico”.
SI conclude così, quasi circolarmente, un percorso fatto di incontri ed approfondimenti –iniziato quest’anno proprio con un incontro realizzato in collaborazione con la rete COEDUCA e la casa editrice Ed del Rosone di Foggia che ha pubblicato il volume presentato nel corso della serata- che è stato possibile realizzare grazie alla sensibilità ed il costante appoggio del Dirigente Scolastico, Prof.ssa Piera Fattibene sempre attenta a promuovere incontri che vadano in direzione dall’approfondimento di tematiche educative e didattiche di così rilevante portata.
Prof. ssa Marina d'Errico