Sabato scorso l’iniziativa Pugliascienza al Marconi.
Tutti in fila al planetario.
Ma che scoperta anche i segreti della Terra
“Bellissima cosa e oltremodo a vedersi attraente è il poter rimirare il corpo lunare [...] così da vicino”. Così scriveva Galileo Galilei nel Sidereus Nuncius. E davvero è stato bellissimo ammirare la luna, sabato scorso, dal cortile del liceo Marconi, grazie ai telescopi della Società Astronomica Pugliese. Solo una delle tante attrattive di Pugliascienza, progetto di divulgazione scientifica ideato e organizzato da “The Lunar Society Italia”; prima tappa proprio al Liceo Marconi, grazie alla collaborazione con le funzioni strumentali per l’orientamento Maria Lucia Bada e Anna Rignanese, e con i Dipartimenti di Scienze, e di Matematica e Fisica.
L’atmosfera “spaziale” ha caratterizzato tutto l’istituto, con una vera e propria invasione di omini sospesi nello spazio. A sfidare la forza di gravità anche banchi e materiale scolastico, nell’installazione del prof. Salvatore La Rocca che ha fatto da sfondo alla coreografia di alcune studentesse, guidate dalle professoresse Sabina D’Antuono e Stefania Pellegrini.
L’auditorium e le aule del piano terra hanno ospitato vari workshop. Dalle fake news sul terrapiattismo con il prof. Rocco De Carlo, alla scoperta del pianeta Terra con la prof.ssa Flora Marino che ha mostrato alcuni materiali e ha spiegato terremoti ed eruzioni vulcaniche con dei particolari simulatori realizzati dagli studenti.
La corsa verso la luna e Marte migliorerà la vita sulla Terra? In realtà le missioni nello spazio l’hanno già di gran lunga modificata e migliorata, come dimostrano tanti strumenti ideati per gli astronauti e poi applicati anche nella nostra quotidianità. L’hanno spiegato il prof. Antonio Milazzi e il prof. Giovanni Cilfone, in diretta live con la stazione spaziale.
Dall’infinitamente grande all’infinitamente piccolo con il workshop curato dalla prof.ssa Antonella Di Adila, con la possibilità di utilizzare microscopi, e di conoscere come funzionano le miniserre di colture idroponiche nelle stazioni spaziali. Soluzioni pensate per lo spazio, che poi trovano applicazione sulla Terra, come le luci led; alla luce e al tempo era dedicata l’attività organizzata dal prof. Vito Pace che ha presentato anche esperimenti sulla gravità.
E poi i giochi matematici con gli alunni del prof. Aniello Carrella, le Fasi di Venere con la prof.ssa Stefania Cibelli, coadiuvata dai ragazzi della 1Q nell’aula 3.0; i Robot e il Rover marziano con la professoressa Pia Palumbo e gli studenti del corso di informatica.
Workshop ed esperimenti che la mattina hanno appassionato gli studenti delle scuole medie, nel pomeriggio hanno incuriosito tutti quelli che hanno partecipato all’evento. Per tutti, gran finale in palestra, con il Planetario: oltre 270 gli ingressi nella grande tenda che riproduce la volta celeste. Infaticabile uno dei ragazzi della Società Astronomica Pugliese che ha raccontato a tutti gli ospiti stelle, costellazioni e galassie. Direttamente dallo spazio anche la tuta dell’astronauta Paolo Nespoli donata dall’Agenzia Spaziale Europea che – come ha spiegato Paolo Minafra, astrofilo della Società astronomica pugliese – ha dato il proprio patrocinio a Pugliascienza.
“Una giornata che ha dato la possibilità a molti studenti di mostrare ciò che ordinariamente fanno nel loro percorso curriculare, completando anzi la loro formazione con la comunicazione dell’esperienza scientifica a un pubblico vasto”, ha sottolineato il dirigente scolastico prof.ssa Piera Fattibene, che ha ringraziato tutti coloro che hanno reso possibile l’iniziativa, studenti, docenti e personale ATA. “Grazie allo spirito collaborativo, alla generosità e alla disponibilità delle professionalità presenti – ha aggiunto – il nostro liceo sta crescendo, e siamo fieri di aver offerto a tanti una preziosa occasione di crescita culturale”.