Il primo incontro al progetto EDVIGE tenutosi lo scorso 23 Febbraio presso l’Auditorium del Liceo “G.Marconi”, a cura delle dott.sse Anna LATINO (Pediatra), Marilena TONTI, (Pedagogista), Giuseppina VOLPICELLI (Pediatra) dell’Associazione Vìola Dauna ha suscitato molto interesse nella platea di alunni ed alunne intervenuti che, grazie all’approccio serio, documentato ma anche capace di spunti inediti di leggerezza, hanno affrontato tematiche di scottante attualità e di sempre maggiore gravità, diffuse non solo a livello globale – si parla di una vera e propria “pandemia”- ma anche locale.
Il Progetto, frutto di un impegno che unisce l’esperienza professionale a quella di volontarie dell’Associazione Vìola Dauna - che opera da anni sul territorio con progetti di informazione e formazione rivolti a operatori sanitari, sociali e scolastici e semplici cittadini per segnalare e prevenire ogni forma di violenza sulle donne e sui minori colpiti da violenza assistita - per la prima volta realizzato in una scuola superiore del territorio, assume particolare importanza in quanto la scuola costituisce un campo importante di attuazione della mission dell’associazione: sensibilizzare le nuove generazioni sul fenomeno in modo che divengano delle vere e proprie “sentinelle” in grado di cogliere i segnali che possono condurre, attraverso una fatale escalation, alla forma più grave di violenza ovvero il “femminicidio”.
Ma non si è parlato solo di violenza in senso fisico o sessuale (quella forse più riconoscibile e nota, anche se molti sono i pregiudizi da sfatare) ma di violenza psicologica, economica e spirituale che affligge in modo forse meno evidente ma non meno deleterio, allo scopo di svilire la donna mediante un progressivo assoggettamento, secondo una logica misogina di oppressione e dominio che ha le sue radici nell’immaginario e nella cultura collettiva: un fenomeno culturale, dunque, che occorre contribuire ad eliminare non solo attraverso gli strumenti repressivi e le norme giuridiche esistenti - come ha giustamente sottolineato la dott.ssa Alfonsina DE SARIO (Dirigente Commissario, Resp. Uff. Minori e Vittime Vulnerabili della Polizia di Stato) che ha offerto una testimonianza personale e professionale molto seguita - ma anche e soprattutto con la sinergia di forze ed agenzie formative e con la responsabilizzazione di tutti i cittadini, anche quelli del domani.
Prof.ssa Marina d’Errico