Uomini e donne? Non si nasce, si diventa
Incontro per riflettere su pregiudizi e stereotipi culturali
“Lottare contro gli stereotipi per crescere come persone”: questo il titolo dell’incontro avvenuto lo scorso 14 Ottobre, presso l’Auditorium del liceo Marconi, con la Prof.ssa Antonella Cagnolati, docente di Storia della Pedagogia presso l ‘Università degli studi di Foggia, con le Dott.sse Lucia Palmieri e Paola Addeo dell’Associazione “Impegno Donna” e con i “Social Clown” che hanno aiutato a veicolare, in forma ludica e partecipativa, i contenuti della lezione.
L’incontro, rientrante nell’ambito del Progetto “Stereotipando”, cui partecipa la nostra scuola (referente prof.ssa Marina D’Errico) e di cui è capofila l’IPSIA “Pacinotti”, ha dato l’avvio anche alle attività laboratoriali che si svolgeranno nel corso dell’anno scolastico inerenti proprio la lotta contro pregiudizi e stereotipi culturali secondo un calendario che verrà a breve pubblicato.
“Gli stereotipi sono vicino a noi” ha esordito la Cagnolati “fanno parte del patrimonio culturale e del nostro inconscio collettivo, del nostro modo di relazionarci con gli altri [...] Spesso gli adolescenti ricercano modelli culturali per costruire la propria identità trovando spesso disvalori che non vanno al di là di categorie culturali stereotipate [….] Occorre ascoltare le vostre differenze in quanto rappresentano qualcosa di importante per la vostra vita…” Un messaggio volto, dunque, oltre che a decostruire immagini stereotipate presenti nella nostra quotidianità come nel linguaggio della pubblicità, nella storia, nella letteratura o nella scienza, ad invogliare i giovani a riflettere e prendere coscienza dei vincoli che spesso limitano l’espressione della nostra libertà e delle nostre potenzialità espressive. Come hanno mostrato - in modo divertente ma profondo - i Social clown intervenuti alla manifestazione, spesso basta mostrarsi diversi rispetto agli altri (per via del nostro aspetto fisico, del colore della pelle, della religione o della cultura di provenienza o soltanto perché non ci si conforma ad un’immagine codificata di che cosa sia essere uomo o donna) per essere oggetto di discriminazione, sottovalutazione o essere vittime di forme di violenza più o meno grave - per non parlare dei sempre più frequenti casi di femminicidio. Per aiutare gli adolescenti ad affrontare la fase più delicata del loro percorso di crescita che corrisponde alla fase di acquisizione del senso della propria identità ed individualità (di genere e non) è importante proporre loro spunti di riflessione e di approfondimento su tali tematiche.