Lunedì scorso, 17 Febbraio 2020, nell’Aula 1 del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Foggia, è stata inaugurata la mostra dei lavori che i ragazzi delle tre scuole che fanno parte del rete progettuale Stereotipando (la scuola capofila IPSIA Pacinotti di Foggia, l’ITIS de Rogatis-Fioritto di Sannicandro Garganico ed il Liceo Scientifico “G.Marconi” di Foggia) hanno realizzato nel corso dei vari laboratori attivati nell’ambito del Progetto, ancora in fase di attuazione.
All’incontro hanno partecipato il Prof. Sebastiano Valerio, Direttore del Dipartimento di Studi Umanistici, la Prof.ssa Antonella Cagnolati - che è anche Referente per le Pari Opportunità presso l’Università di Foggia -, La Dott. ssa Franca Dente, Presidente dell’Associazione impegno Donna (che gestisce l’intero progetto) la Dirigente Scolastica del Liceo “G.Marconi” Prof.ssa Piera Fattibene, in rappresentanza dei Dirigenti dell’IPSIA Pacinotti e dell’ITIS De Rogatis-Fioritto, il Prof. Badanese ed il Prof. Michele Cruciano, e le docenti referenti delle tre scuole (le Prof.sse Emanuela Benvenuto, Anna Ciaccia e Marina d’Errico).
Tutti i partecipanti all’incontro hanno concordemente sottolineato come uno dei primi stereotipi che sono stati abbattuti grazie a questo progetto è stato quello riguardante le differenze tra diverse tipologie di istituti e tra scuole del capoluogo di provincia e scuole del territorio: difatti, grazie ai laboratori attivati dal pool di esperti che le operatrici dell’associazione hanno messo in campo, è stato possibile far lavorare assieme ragazzi che, pur provenendo da contesti socio-culturali differenti e da percorsi di apprendimento diversi, hanno saputo veicolare attraverso i prodotti esposti nella mostra il medesimo messaggio ovvero la volontà di lottare contro ogni forma di stereotipo culturale che, stratificandosi e consolidandosi nel tempo, ha permesso e permette ancora oggi il manifestarsi di forme diverse di violenza di genere.
Le realizzazioni dei ragazzi esposte nella mostra – che è in procinto di divenire itinerante presso le tre scuole - pur presentando modalità e forme espressive diverse (dalla grafica, alla pittura, alla performance teatrali, alle analisi statistiche relative al gender gap nel settore lavorativo o all’espressione delle emozioni) hanno mostrato ampiamente come i giovani, se adeguatamente sollecitanti, rispondano prontamente e mostrino capacità di rielaborazione dei contenuti proposti spesso sorprendentemente acute e sensibili e costituiscano una speranza concreta di un cambiamento che non è solo auspicabile, ma realmente possibile.
Marina d’Errico